Mi sentivo inadatta, temevo di non essere all’altezza. Alla fine l’ho fatto, dovevo averlo. Dopo ho sentito un benefico senso di appagamento, ecco perché il mio consiglio è: fatelo anche voi! Il vostro primo panetto di seitan artigianale.
I gastrofanatici con qualche pregiudizio non si spaventino, neanche coloro per cui non sarebbe un alimento naturale, come ho letto in qualche commento. Sì, perché di seitan avevamo già parlato, andate qui per un ripassino. Visto che è fatto di glutine consiglio di usare farine che ne contengano molto, tipo la manitoba, ricca di proteine (fino al 18%) e capace di assorbire l’acqua fino all’80% del suo peso. Possiamo comunque sbizzarrirci: frumento, segale, orzo, avena e farro. Le altre meglio di no.
Con queste dosi otterrete circa 3 panetti da 120/150 gr. oppure uno unico da circa 400/450 gr.
INGREDIENTI
1 kg di farina manitoba 0
750/800 ml di acqua
Aromi:
(le proporzioni sono a vostro piacimento)
2,5 dl salsa di soia circa
olio evo
origano
salvia
alloro
zenzero fresco
pepe
Per la cottura:
2 spicchi d’aglio
1 foglio di alga kombu
1 carota
Mezza cipolla
1 gambo di sedano
PREPARAZIONE
Aggiungere l’acqua alla farina in maniera graduale e in modo che la farina ne assorba il più possibile.
Impastate a lungo continuando ad aggiungere acqua, con un impastatrice il compito è semplificato, lasciate impastare per 10/15 minuti. Una volta ottenuto il composto, aggiungete l’acqua necessaria a ricoprirlo, e lasciatelo riposare 30 minuti.
Iniziate adesso a lavarlo, utilizzando uno scolapasta strizzate e sciacquate l’impasto fino a quando non assume una consistenza più compatta e l’acqua del lavaggio non è più bianca ma trasparente. Fate attenzione, questa fase è la più difficile, in quanto la pasta resta molle e nella prima fase non sarà facile da tenere tra le mani, vedrete che con pazienza (circa 20 minuti di lavaggio) si formerà la massa di glutine grigia (vedere la foto numero 1).
Mettere il panetto di seitan intero (oppure formare tanti panetti) in un contenitore e preparare la marinatura. Sentitevi liberi di aromatizzare il panetto con le cose e nelle proporzioni che preferite. Io ho aggiunto origano e salvia tagliati grossolanamente, alloro, zenzero, pepe e ricoperto il tutto con la salsa di soia (vedere le foto 02 e 03). C’è chi decide di aggiungere anche il sale, per me era già abbastanza saporito così per via della salsa di soia.
Lasciare marinare il panetto per 12, coperto e in frigorifero, ricordatevi di capovolgere il glutine in modo che entrambi i lati possano assorbire la marinatura.
Trascorso il tempo necessario, avvolgere il panetto, scolato dalla marinatura, in un tovagliolo ben lavato. Attenzione: la stoffa che usate deve essere lavata accuratamente senza uso di saponi, nel dubbio è preferibile usare una garza. Legare accuratamente la stoffa facendo un fagotto ben stretto con lo spago da cucina (vedere la foto 04)
Cuocere fagottino nel suo liquido di marinatura al quale aggiungerete: l’acqua necessaria, l’alga kombu, il sedano, la carota, la cipolla e l’aglio. Lasciate cuocere per circa un ora rigirando il panetto.
Aprire il fagottino, lasciar raffreddare, trasferire tutto in un contenitore e far riposare due giorni in frigorifero nel suo liquido prima di consumarlo, tagliato a fette e appena grigliato con un filo d’olio. Si conserva una settimana in frigorifero, nel suo liquido di cottura, chiuso ermeticamente.