Molti sono i vini d’Abruzzo: asciutti, bianchi o rossi, robusti e pastosi vini neri, vini rosati e cotti. Vini come colore e sapore, dalle mille sfumature, vini per tutti i gusti e di tutte le gradazioni e che aiutano la digestione.
I vini dell’Abruzzo hanno un carattere sfumato e si presentato dal colore intenso, ottimi da accostare a pietanze di carne. Ne elenchiamo tre : il Trebbiano, il Montepulciano, e il Cerasuolo, tutti hanno ottenuto la denominazione d’origine controllata. Punte di diamante della produzione vinicola abruzzese sono, senza dubbio, i prodotti dei vitigni tipici come il Montepulciano e il Trebbiano D’Abruzzo: la varietà climatica della regione, così come la sua eterogeneità morfologica, le diverse tecniche di coltivazione dell’uva e di invecchiamento del mosto rende l’Abruzzo in grado di offrire al mercato diversi tipi di Motepulciano e di Trebbiano.
Risulta essere questo il motivo per cui, al fianco dei produttori di vini più riconosciuti, stanno nascendo nuovi produttori che investono sulla qualità e sulla sperimentazione di nuovi vigneti, di nuove forme di coltivazione della vite che meglio si adattano al territorio, sull’adozione di nuove tecnologie per incrementare la qualità dei processi di vinificazione, anche a costo di abbassare la resa per ettaro di terreno coltivato a vite. È grazie a questo se oggi possiamo definire l’Abruzzo una regione di grande crescita enologica, riconosciuta sia a livello nazionale che estero proprio per i suoi due vini principali, il Trebbiano d’Abruzzo e il Montepulciano d’Abruzzo, ideali per il consumo quotidiano e che, in alcuni casi, hanno ottenuto grandissimi risultati.
Negli ultimi anni gli sforzi dei viticoltori stanno andando nella direzione di un ampliamento della base ampelografica varietale regionale, per ottenere vini qualitativamente superiori e per implementare la coltivazione di altre uve native della zona, come ad esempio il Pecorino, la Passerina, il Monsonico e la Cococciola. Lo Chardonnay, il Merlot e il Caberbnet Sauvignon, invece, i più famosi vitigni internazionali, sono già presenti da anni sul territorio e con risultati di grande rilievo. Tra i vini di nicchia prodotti in Abruzzo possiamo citare il Moscatello di Castiglione a Casauria, mentre tra i distillati di erbe di montagna sicuramente meritano una menzione il Canterba di Tocco da Casauria, la genzianella, il nocino e la ratafià di amarena.
Montepulciano d’Abruzzo
La sua coltivazione, fino agli anni 50, era limitata alla Valle Peligna, e solo successivamente s’iniziò ad estere lungo la costa. È un vino rosso dal colore e dal profumo intenso che bene si sposa con i piatti di carne alla brace. Il vitigno Montepulciano DOC invece rispetta determinati parametri, è coltivato solo sugli altipiani e la gradazione dev’essere di 11,5 % vol. è ottenuto dall’uva di Montepulciano che rappresenta una larga fetta sul mercato vinicolo.
La sua raccolta avviene tra la prima e la seconda settimana d’ottobre, e se lasciato in cantina a stagionare in botti di rovere, si trasforma in un vino intenso e corposo. Il Cerasuolo è un altro tra i vini più importanti dell’Abruzzo, anch’esso ha ottenuto i riconoscimento DOP. La sua tecnica di lavorazione è un po’ diversa, prevede un breve periodo di macerazione, un antico metodo che si evoluto nel tempo. Limitando il periodo di vinificazione si ottiene un colore particolare che assomiglia a quello della ciliegia, e da questa caratteristica deriva il suo nome, appunto Cerasuolo.
Il suo odore è fruttato e il sapore ha un retrogusto di mandorla, sempre fresco per accompagnare i piatti tipici di questa regione. Il Montepulciano d’Abruzzo è un vino abruzzese molto apprezzato per le sue doti di pastosità, ha colore rosso rubino, odore intenso, e sapore robusto. Il Montepulciano è conservato in botti di rovere e spesso ha un invecchiamento di 2 anni, la sua gradazione alcolica è di circa 12,5 gradi.
Per quanto riguarda la conservazione, è fondamentale conservare le bottiglie in posizione orizzontale, questo perché è bene che il vino sia sempre a contatto con il tappo e lo tenga sempre umido. Per ottenere questo risultato è possibile utilizzare un portabottiglie come quelli indicati su questo sito.
Trebbiano d’Abruzzo
Le origini del Trebbiano d’Abruzzo sono piuttosto incerte, il colore del Trebbiano d’Abruzzo è giallo paglierino, il profumo è delicato, il sapore è secco, leggermente morbido, armonico, la sua alcolicità è di 12 gradi. Va servito ad una temperatura non superiore agli 8 gradi.
Cerasuolo d’Abruzzo
Si tratta di un vino rosato ricavato dalle stesse uve del Montepulciano d’Abruzzo che producono il vino rosso, con vinificazione in assenza o quasi di bucce. Il suo colore è rosso ciliegia, il profumo delicato, il sapore morbido. La sua alcolicità oscilla fra i 12 ed i 13 gradi. La temperatura consigliata per essere servito è quella dei 15 gradi.
Le zone vinicole
Le zone di maggior rilievo per la produzione di vino Tollo, Miglianico, Ortona, Casalbordino nel Chietino, Controguerra e Roseto nella zona di Teramo, la Val Pescara e la piana di Ofena nell’Aquilano. Da queste zone nascono ben nove vini che hanno ottenuto l’attestato di Indicazione Geografica Tipica (IGT), e di questi quelli maggiormente degni di nota sono quelli ottenuti dall’uva Passerina e Pecorino, vitigni caratterizzati da proprietà organolettiche decisamente interessanti ma purtroppo non molto conosciuti; queste uve vengono anche impiegate a sostegno di vini poco strutturati come il Trebbiano, così come per essere vinificate in purezza. Nella zona di Teramo viene prodotto un bianco molto raro, il bianco Monsonico della Val Vomano. L’unico vino D.O.C.G. della regione è il Colline Tramane, mentre gli altri tre vini D.O.C abruzzesi sono il Montepulciano, il Trebbiano e il Cerasuolo.