La centrifuga è un elettrodomestico utile, soprattutto nei regimi alimentari controllati e nelle diete corrette. Grazie ad esso infatti, è possibile ottenere succhi di frutta e di verdura senza sforzo.
Quando entra in gioco la centrifuga? Quando si rende necessario ottenere il succo da frutta (o verdura) che non possono essere inserite nello spremiagrumi. Quindi mele, banane, pere e tutta la frutta a polpa, come le pesche e le albicocche; le fragole e le ciliegie. Inoltre è utile per preparare i centrifugati, appunto, di verdura o di frutta e verdura. Nei prossimi capitoli vedremo anche quali preparati si possono ottenere usando un simile elettrodomestico.
Anzitutto, e a maggior ragione se si è in fase di acquisto, occorre sapere che esistono due tipi di centrifughe. Quelle incorporate nei robot da cucina, i cosiddetti elettrodomestici multifunzione, e la centrifuga singola. Vediamo le differenze. La prima che salta agli occhi è sicuramente la praticità di un elettrodomestico multifunzione, soprattutto nelle cucine con poco spazio. La seconda, e forse la più importante, predilige le centrifughe singole. Non avendo altre funzioni che quella, appunto, di centrifugare, il motore di questo elettrodomestico è più piccolo, gira più velocemente e assolve quindi meglio il suo compito. Ma come funziona? L’apparecchio funziona ad elettricità: quindi ha un cavo di alimentazione che si collega alla rete elettrica e serve per azionare il motore.
Al motore è collegato un perno che fa girare la vaschetta che contiene la polpa da lavorare. La vaschetta è rivestita di una retina a maglie strette, per depurare il liquido che poi filtra nel bicchiere. La polpa di frutta e verdura viene lavorata a forte velocità e per effetto della forza centrifuga, parte solida e parte liquida si separano. La parte solida, spremuta, costituisce lo scarto della lavorazione, rimane nella vaschetta e poi viene eliminata. Il succo, invece, convogliato nel bicchiere, può essere bevuto così o diluito con acqua e dolcificato con zucchero, a seconda del tipo di ingredienti e dei propri gusti personali.
Caratteristiche
Risulta essere un elettrodomestico di dimensioni modeste. Occupa più o meno lo spazio di uno spremiagrumi e meno di quello che necessita un frullatore tradizionale. Dentro un contenitore di plastica (bianca o colorata) alloggia il motore. Solitamente ha una sola (al massimo due) velocità di marcia, che è già testata per lavorare anche le verdure più dure, come le carote o il sedano. La potenza sviluppata dal motore va dai 150 Watt ai circa 350 per i modelli più potenti. Per maggiori dettagli è possibile vedere questa guida sulla scelta della migliore centrifuga.
Dal motore, come si è detto, parte un perno nel quale va inserita la vaschetta, sede della lavorazione. La polpa, sbucciata e spezzettata in precedenza, viene introdotta a mano nel vano e spinta nella centrifuga in funzione grazie ad uno stantuffo. In fase di acquisto, è bene verificare sempre la presenza di un dispositivo di sicurezza che impedisce l’azionamento del motore se il coperchio non risulta perfettamente chiuso. Alcuni modelli di centrifuga, hanno il serbatoio per raccogliere il succo e un alloggiamento nel quale convogliare gli scarti che vengono prodotti nella vaschetta di lavorazione. Prediligere sempre gli apparecchi con queste caratteristiche, soprattutto per due motivi.
L’alternativa al raccoglisucco è un forellino dal quale il succo esce per colare direttamente nel bicchiere. È poco pratico perché bisogna interrompersi spesso per cambiare il bicchiere. Solo se lo spazio e l’altezza del beccuccio lo consentono, si può raccogliere il succo in una caraffa più capiente.
Se il modello non ha il raccogli-scarti, ogni tot di tempo bisogna interrompere la lavorazione per liberare la vaschetta dalle scorie.
Inoltre, il cavo di alimentazione deve avere una lunghezza media di 1 metro, pena la difficoltà di trovargli un corretto alloggiamento sul piano cucina.
Uso e manutenzione
La centrifuga, indipendentemente dal modello in commercio, è composta dal motore, fisso, e da altre componenti mobili, che possono cioè essere smontate per poter pulire l’apparecchio. Le parti sono:
il coperchio e l’imboccatura del coperchio
l’imbutino pressatore per introdurre la frutta nella vaschetta
la vaschetta per la polpa e il filtro trituratore che servono materialmente per separare il liquido dalla parte solida del frutto o della verdura da centrifugare
il beccuccio per la fuoriuscita del liquidi centrifugato
alcuni modelli (prediligerli in fase di acquisto) sono dotati anche di linguette per chiudere il coperchio. Si tratta di un ulteriore dispositivo di sicurezza che impedisce di fatto l’apertura accidentale del coperchio stesso, durante l’utilizzo. Attenzione anche al foro per introdurre gli alimenti da triturare: se troppo ampio e poco profondo può essere un pericolo per le mani. Le mani non devono mai arrivare nelle vicinanze della lama.
Alcuni modelli hanno l’alloggiamento apposito per riporre il cavo di alimentazione dopo l’utilizzo. È situato generalmente di fianco o sotto il vano motore. Alcuni cavi sono a scomparsa totale, in altri invece rimane fuori la spina.
Per quanto riguarda la manutenzione, la principale operazione da fare per mantenere l’apparecchio in efficienza, è la pulizia delle parti che si sporcano con l’uso. Premesso che la pulizia della centrifuga richiede tempo e un po’ di pazienza, le parti da lavare sono esclusivamente:
Il coperchio
L’imboccatura e il pressatore
La vaschetta interna e il filtro per triturare
Il motore non deve mai essere smontato e non deve entrare a contatto con l’acqua. Lavare e asciugare bene le componenti e poi rimontare l’apparecchio, aiuterà la centrifuga a durare di più. Il filtro trituratore può essere agevolmente liberato dai filamenti di polpa, strofinandolo sotto il getto dell’acqua con uno spazzolino.
Come si usa una centrifuga da cucina in totale sicurezza? Ecco una serie di consigli da seguire per preparare degli ottimi centrifugati evitando spiacevoli incidenti domestici. Abbiamo più volte accennato al dispositivo di sicurezza che blocca l’avvio accidentale del motore se il coperchio non è ancora chiuso correttamente. Su questo fronte, quindi, non ci dovrebbero essere rischi per la sicurezza, tuttavia, primo consiglio, attaccare la spina solo dopo aver montato la centrifuga e aver chiuso definitivamente il coperchio.
Una volta collegata alla rete elettrica la centrifuga, azionare il pulsante on: il motore si attiva. Secondo consiglio: la polpa da lavorare deve essere introdotta solo a motore acceso e spinta nella vaschetta trituratrice con l’apposito pressatore. Terzo consiglio: mai usare le dita per questa operazione! Le conseguenze possono essere serie e molto gravi se, disgraziatamente, le dita entrano in contatto con il trituratore.
Quarto consiglio: per evitare di far girare a vuoto il motore, con conseguente, possibile, surriscaldamento dell’apparecchio, prepararsi prima la polpa, tagliando frutta e verdura a cubetti che possano agevolmente passare all’interno dell’imbuto fino alla vaschetta. La frutta e la verdura va prima accuratamente sbucciata, lavata ed eventualmente denocciolata.
Quinto consiglio: tenere a mente il tipo di apparecchio che si ha. Molti infatti non hanno, come abbiamo detto, il vano porta liquidi o bicchiere incorporato. Ricordarsi quindi di mettere il bicchiere sotto il beccuccio prima di iniziare a centrifugare, pena la perdita di tutto il succo! Sesto consiglio: lavare accuratamente le parti della centrifuga subito dopo l’uso. Si eviterà così che gli scarti si secchino sulla macchina, rendendo poi difficoltosa l’asportazione. Nota bene: il filtro e il coperchio non sono adatti al lavaggio in lavastoviglie, soprattutto il filtro che è la parte più delicata e più facile a danneggiarsi. Per pulire non bisogna neanche usare abrasivi, come la spugna metallica o la candeggina.
Ricette
Soprattutto con l’avvento della bella stagione, è utile alla salute e alla dieta fare grandi scorpacciate di frutta e verdura. Grazie alla centrifuga, è possibile preparare degli ottimi frullati, lavorando di fantasia sulle combinazioni più gustose di frutti e/o di verdure. I centrifugati con preparazione casalinga sono semplici, veloci, non contengono coloranti, conservanti e additivi di nessun genere. Sono ricchi di vitamine e poveri di zuccheri (c’è solo lo zucchero che si decide di mettere).
Quindi il centrifugato è una buona abitudine, che spesso viene “esportata” anche al bar. Molti locali, infatti, si sono attrezzati per preparare sul momento gustose bevande di frutta e verdura. Prima di consigliare qualche combinazione, ricordiamo che è impossibile ricavare il succo tramite centrifugazione di alcuni prodotti: more, banane, avocado, fichi e melanzane. Chi volesse berli lo stesso, deve lavorarli nel frullatore con aggiunta di latte, gelato o acqua. Ne vengono fuori degli ottimi frullati.
Il tradizionale: arancia, carota, limone. Un concentrato di vitamina A e C per questo mix ormai divenuto una celebrità nel mondo dei succhi di frutta e dei soft drink. Le quantità variano a seconda dei gusti e delle porzioni da ottenere. Si tenga comunque conto che di limone ne basta pochissimo: il suo sapore forte si fa sentire subito! Aggiungere a piacimento ghiaccio o zucchero.
Il dietetico: sedano e/o ananas. Diuretico e sgonfiante è il modo ottimale per iniziare la giornata, soprattutto se la sera prima si sono fatti gli “stravizi”!
L’eccentrico: succo di pomodoro. Fa sempre gran scena sui buffet di mezza Europa. È un succo ipocalorico, rinfrescante e nutriente. Per prepararlo lavare, pelare e asportare i semi ai pomodori maturi e succosi. Poi condire il centrifugato con un pizzico di sale e origano. Per i più esigenti, anche una spolverata di pepe verde, macinato fresco. Servire freddo.
Molto interessante.